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SHERLOCK JR. e THE PILGRIM
SHERLOCK JR. e THE PILGRIM

dom 15 ott

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Pordenone

SHERLOCK JR. e THE PILGRIM

THE PILGRIM (US 1923) Charles Chaplin; 46' SHERLOCK JR. (US 1924 Buster Keaton; 47'24"

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Orario & Sede

15 ott 2023, 16:30 – 18:30

Pordenone, Viale Franco Martelli, 2, 33170 Pordenone PN, Italia

Info sull'evento

Evento di chiusura THE PILGRIM (Il pellegrino) (US 1923; 46’) di e con Charles Chaplin Partitura di Charles Chaplin, arrangiamento di Timothy Brock Esegue Orchestra da Camera di Pordenone diretta da Ben Palmer

Prima di questo, i cortometraggi di Chaplin si erano sviluppati sul set, senza una sceneggiatura, nel corso delle riprese. Per The Pilgrim le note di pianificazione e produzione sono più ricche che per qualsiasi film precedente, forse a causa dell’arrivo nello studio di Monta Bell, l’ex giornalista che aveva coadiuvato Chaplin nella stesura del libro My Trip Abroad. Sin dall’inizio gli elementi essenziali della trama sono stabiliti: un evaso scambia la divisa da detenuto con gli abiti di un ecclesiastico che si era spogliato per fare un tuffo in mare. Charlie giunge così abbigliato in una cittadina che attende l’arrivo della sua nuova guida spirituale; l’equivoco è pertanto inevitabile e l’evaso è obbligato ad adattarsi al nuovo ruolo e a inventare propri metodi, peculiari ma stimolanti, per infondere ispirazione cristiana nel suo nuovo gregge. Nel 1959 Chaplin curò la riedizione di The Pilgrim, insieme a A Dog’s Life, Shoulder Arms e How to Make Movies, con una nuova partitura orchestrale di sua composizione, sotto il titolo collettivo The Chaplin Revue. - David Robinson

SHERLOCK JR. (Calma, signori miei) (US 1924; 47’) di e con Buster Keaton Partitura di Daan van den Hurk Esegue Orchestra da Camera di Pordenone diretta da Ben Palmer

Questo film sta per compiere cent’anni eppure ancor oggi lo spettatore si chiede “Ma come hanno fatto?” Ci si pone questa domanda perché il film è stato realizzato praticamente senza effetti speciali, semplicemente sfruttando le fenomenali doti fisiche di Keaton: con perfetta disinvoltura egli viaggia seduto sul manubrio di una motocicletta in corsa, apparentemente ignaro del fatto che il guidatore è caduto. Apprendeva senza sforzo nuove capacità: per girare una scena doveva padroneggiare la stecca con sbalorditiva maestria, cosa che imparò subito a fare. Gli effetti speciali sono pochi, ma quelli che ci sono (gli istantanei cambi di costume effettuati semplicemente saltando attraverso un cerchio) sono concepiti ed eseguiti alla perfezione. Per giustificare l’elaborata azione, Keaton (che voleva sempre evitare le trame “troppo ridicole”) la concepì come il sogno del proiezionista di una sala cinematografica, innamorato infelice ed entusiasta detective dilettante, che si addormenta accanto al proiettore e immagina di percorrere il corridoio in mezzo alla sala e di entrare nello schermo, per farsi travolgere dagli effetti di un rapido montaggio post-griffithiano che lo scaraventa qua e là con brusca violenza, e poi cacciarsi nei guai con la banda di ignobili malfattori che minaccia l’eroina; quest’ultima nella vita reale è la fidanzata del proiezionista, concupita da un perfido bellimbusto. - David Robinson

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